Molteplicità ed Unità dell’essere

Il problema dell’individualità, della conseguente molteplicità degli esseri viventi, delle diversità, che da sempre è pretesto o sta all’origine  di sopraffazioni, conflitti di ogni tipo, genocidi, discriminazioni, è uno status della natura umana e generalmente della vita in questo mondo. La diversità non può non condurre, presto o tardi, a situazioni conflittuali. Chi ne parla come di arricchimento non ne considera che uno degli aspetti, una parte del tutto.

Per cercare di redimere il problema dobbiamo capire da cosa origini la diversità di opinioni, di pelle, di spirito che caratterizza ogni essere umano in primo luogo.

Ammessa l’esistenza di un Creatore di tutte le cose e di due progenitori originali dell’umanità tutta, secondo le Scritture Ebraico-Cristiane, possiamo subito constatare come l’inizio della diversità, dell’individuazione e differenziazione degli esseri umani coincida con l’entrata in scena del peccato originale e quindi del concetto di separazione dall’Unità che con esso è avvenuto.

Un discorso analogo potremmo farlo per quanto riguarda le Verità ed esso ci aiuterà meglio a comprendere. Ammessa l’esistenza possibile di una sola verità (in Dio), come è accaduto che esistano oggi tante “verità” diverse che si pretendono essere assolute nell’uomo?

Da ciò si può comprendere che fino a quando l’uomo (Adamo ed Eva) esisteva concordemente, in armonia con lo Spirito del Creatore, la sua individualità (e relativa libertà), potevano tranquillamente e felicemente coesistere all’interno dell’infinita dimensione di Dio, senza costrizione o conflitto,  in piena libertà, garantite dall’osservanza attenta portata alla Legge di Dio. Così anche le loro “verità” non erano in contraddizione con la Verità di Dio ma coesistevano armonicamente al suo interno essendone ispirate ed illuminate. Contribuivano ad esserne innumerevoli e meravigliose manifestazioni!

Nel momento in cui i progenitori furono indotti a commettere il peccato, lo spirito  loro (l’intento), divenne ≠ DIVERSO da quello di Dio, prevaricante, deviante e necessariamente dovettero da Lui staccarsi, differenziarsi, dando origine ad entità (anche spirituali), separate ed alla infinita catena di nascite-morti, differenziazioni evolutive o involutive, che attraverso innumerevoli generazioni, nei loro figli, ha portato all’umanità che conosciamo, con tutti i suoi problemi e contraddizioni, ma soprattutto con la proprie individualità e diversità, tutte motivate, certo, ma tutte quante immancabilmente carenti, lacunose, imperfette, inferme ad onta della presunzione spesso esattamente contraria di molti.

Ne consegue che il cammino di redenzione dell’umanità deve necessariamente ricondurre ad una riunificazione spirituale sempre più alta e pura ed infine alla perfetta unità come anticipato da Cristo nella sua preghiera.

perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
Giovanni 17,21

Si comprende facilmente perché la via per realizzare questo altissimo e finale traguardo non può essere quella della chiesa (intendo comunità, assemblea), della politica, della coercizione, della prevaricazione più o meno occultate dietro nobili intenti  dichiarati o pretese interpretazioni della sacra scrittura. Fra questi soggetti e la vera Unità o Chiesa di Dio troveremo  la medesima differenza che sta tra un “Frankestein” assemblato, ricucito alla meglio ed animato da forze vitali infime ed un uomo sano, vivo e vegeto nel pieno della sua forza.

La Via vera che conduce all’Unità con Dio può essere solo spirituale e deve essere ricercata,  riconosciuta SPONTANEAMENTE, individualmente, mediante la comprensione e il buon, LIBERO GIUDIZIO dell’uomo, di ogni uomo, alla luce delle esperienze vitali maturate in tutte le sue generazioni, il cui retaggio non è assente dalla sua coscienza profonda. Questo non implica affatto una dissoluzione o la cancellazione di ciò che uno è, è stato, sarà, bensì una valorizzazione. Per poter raggiungere questo Traguardo, che corrisponde anche al raggiungimento della felicità, dell’eternità, alla pienezza intramontabile dell’esistenza, del Paradiso, della contemplazione di Dio, invero molte cose di se l’uomo dovrà lasciare, ma si tratta solo di cose che egli crede esser buone e  sue a causa della menzogna ed iniquità operante ed invece per nulla gli appartengono. La sua identità di essere perciò deve essere solo purificata, riscoperta e ristabilita, non annientata. Gesù infatti afferma:

Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore, se così non fosse ve l’avrei detto
Giovanni 14, 2

E’ comprensibile come l’avversario di Dio cercherà in ogni tempo di sviare l’uomo dal poter conseguire questo Traguardo, prima di tutto mediante l’insegnamento e la generazione di infinite false dottrine e verità, traviando, seducendo o annichilendo le coscienze con tutti i mezzi a sua disposizione.

Ma solo Cristo ha parlato veracemente una volta per tutte e Lui noi dobbiamo  comprendere, seguire e raggiungere perché, solo,  ha salvato realmente il mondo.

Io sono la Via, la Verità, la Vita.

Fare in noi chiarezza su questo punto è molto importante perché ci eviterà per sempre di cadere nella rete dei “bigottismi”, dei comunismi e dei fascismi e di tutti gli altri “carrozzoni” partoriti dall’impotenza umana a credere realmente. Ciò farà di noi degli esseri sempre vivi, liberi, responsabili ed indipendenti soprattutto dentro, oltre ogni imposizione o seduzione che potremmo dover subire da parte del mondo.

Perciò:

  • Io rispetterò la Legge di Dio, i Comandamenti e la Legge d’Amore sopra ogni cosa solo perché so in me stesso, realizzo,  conosco oltre ogni dubbio, che questa Legge è la sola che può consentire a tutti di Vivere in perfezione ed in armonia, in eterno, di avere futuro e di instaurare una giustizia eterna.
  • Io non lo farò per imposizione di chicchessia (nemmeno di Dio), ma perché questa Legge è ora scritta nel mio cuore a caratteri indelebili, amata, agognata, stimata assolutamente come il maggior Bene che un uomo può possedere e perciò custodita ad ogni costo, se occorre anche occultata, ma sempre viva ed attiva. Mi riconosco in questa Legge; è ormai parte della mia genetica spirituale ed originale.

Questa piena consapevolezza interiore,  personalmente raggiunta che sia, impedirà naturalmente all’uomo che la ritiene di agire contro la Legge, così come l’istinto di sopravvivenza ci impedisce di compiere atti autolesionistici del nostro corpo. La Legge non è più un dettato calato dall’alto ad istruzione ma che non salva nessuno e condanna tutti mettendo in evidenza il peccato; in Cristo essa diviene sigillo di garanzia, ed è amata come la vita stessa dall’uomo consapevole perché ormai sempre più scritta nel suo cuore.

 

Un piccolo esempio:

Due persone che non si conoscevano e si incontrano riconoscendosi simili per intenzione e valori amati, arrivano ad un certo punto dell’esistenza a identificarsi in un medesimo spirito, in un medesimo intento, in un solo slancio, per tutta una vita o anche solo per compiere un’opera, un tratto del cammino. Questo fatto li rende totalmente protesi verso lo stesso fine e quanto più è alta, precisa e definita questa identificazione tanto più i due pure essendo e rimanendo individui diversi e distinti diventano e sono UNO nel cuore e negli atti. Pur conservando la loro diversità ed individualità operano nel segno e nella condivisione del medesimo spirito. Chi li vede potrà dire: -Sono forse fratelli? Se parlo con uno è come se avessi qui presente anche l’altro-

Ecco una piccola immagine di quello che deve accadere ed accadrà per ogni uomo in relazione allo Spirito di Dio, che è spirito di Amore, di Sapienza, di Giustizia; è il medesimo Spirito di Gesù che dona vita alla creazione tutta. E’ l’Amore incondizionato che crea, lega, sostiene, evolve e salva tutto l’universo nei secoli e per l’eternità.

Infiniti spiriti esistono e si possono seguire, adottare, insegnare, imitare, amare. Con molti spiriti, virtuosi, intelligenti, ingannatori è possibile che l’uomo trovi anche solo per un breve periodo dell’esistenza, una sua identificazione temporanea, un modello di vita, un traguardo ispirante o seducente e con essi finirà per unirsi e identificarsi; poi fattane l’esperienza completa, giungendo a scorgerne il fine limitato o insoddisfacente rimarrà probabilmente deluso e cambierà molte volte, cercherà qualcosa di nuovo e di meglio cui appigliarsi oppure diverrà ipocrita e falso pur di non voler mai riconoscere la verità in se stesso. Ne deriva che certe esperienze si compiano a volte tragicamente in una intera esistenza, ma quale retaggio lasciano, quale impagabile tesoro, pur conseguito a caro prezzo! Cristo è venuto a consigliarci, a mostrarci la via migliore perché queste esperienze non siano infinite e e sterili. E nel cuore, nell’animo, queste esperienze vengono per cosi dire “distillate” concentrate, purificate, ridotte alla loro essenzialità e valenza universale in un procedimento inconscio previsto dalla nostra natura, oserei dire “automatico”. Esse, in bene ed in male, vanno ad edificare l’anima, le danno forma, peso, sapore, Valore, direzione, evoluzione o involuzione, la illuminano o la ottenebrano. Vengono in essa iscritte indelebilmente perché nemmeno un capello dell’uomo sia perduto. E tramite queste esperienze vitali, a loro volta dirette e determinate dalle scelte che l’uomo opera durante la sua vita, l’anima procede o recede sulla strada di Dio e della Verità, si arricchisce o si perde, vive o muore sempre assistita perfettamente dalla universale Provvidenza e Benevolenza divina, ma in totale libertà col fine di fare emergere la sua autentica e pura natura originale.

Mi direte: – Ma allora una stessa anima si reincarna più volte? –

Questo è un problema che può avere differenti risposte, che dipendono dal lato dal quale lo si affronta.

Visto dal basso, dalla parte e dalla piccola statura dell’uomo corporeo, la sua vita è unica ed irripetibile, finita,  stabilita tra il momento del concepimento o della nascita e quello della morte. Questa esistenza porterà comunque un suo frutto, di qualità buona o cattiva, grande o piccolo che sia non importa. Quell’uomo morirà una sola volta ed il corpo con cui si identificava andrà in decomposizione. L’uomo dunque NON SI REINCARNA e le sue azioni buone o cattive sono sottoposte a giudizio (poi vedremo di chi) rimanendo iscritte, registrate nella sua anima immortale.

Visto dalla parte dello spirito, si potrebbe certamente dire che uno stesso spirito può avere numerose ed infinite incarnazioni, tanto è vero che lo Spirito di Dio dovrebbe essere e sarà sicuramente un giorno “incarnato”, residente in tutti gli uomini e negli angeli  nel Regno di Dio. Uno stesso spirito può dunque essere assunto, “ospitato”, condiviso ed amato da infiniti esseri e quindi avere anche molte incarnazioni essendo per sua natura eterno ed infinito.

Anche l’anima, essendo il livello di vita mediante tra lo spirito e i corpi può dunque essere condivisa con molte, differenti esistenze corporee, può, in altre parole, registrare e contenere svariate esperienze vitali secondo una logica che per noi è arduo comprendere ma il cui fine è quello dichiarato precedentemente ovvero di portare l’uomo a giudicare consapevolmente la realtà della sua esistenza da Adamo in poi con una coscienza piena, profonda, pura e giusta.

Quando Dio infine sorge nell’uomo, come in Gesù ci è stato mostrato esempio vivente, il Giudizio eterno sarà finalmente pronunciato nella luce della Verità. Tutti lo potranno vedere e verificare sia che torni a loro vantaggio sia che li condanni. Sarà evidenza universalmente inconfutabile e a quel punto tutti gli operatori di iniquità e menzogna rimarranno senza cibo né acqua in eterno, non potendo più operare il male che è loro proprio e connaturale, il male che sono voluti diventare resistendo anche all’Amore di Dio!

Non vi sarà pertanto più distinzione necessaria fra Unità e Molteplicità dell’essere ma solo Vita piena e perfetta in totale libertà, in Dio, con Dio, grazie a Dio. Ciascuno potrà essere come più gli piace, certo di camminare su una terra pulita da ogni inganno, agguato, sopruso, maldicenza e con uomini che hanno confermato nella sola Unità possibile il proprio Spirito.